Penitenza=punizione?

Riscopriamo la Confessione

Riscopriamo la Confessione


Per S.Antonio Penitenza suona come 'punientia' (punizione). Derivando da “pena”, la penitenza è il modo in cui “l'anima si castiga nella sofferenza”. Da buon francescano, rimarca che Dio è sommo Bene e vede la confessione delle colpe come un “incontro di famiglia”, intriso della misericordia di Dio. 

In un sermone quaresimale indica tre atti. La contrizione del cuore è la capacità di provare dolore per il male fatto. Chi è contrito sente l'amarezza del peccato compiuto e decide di non ricaderci ancora. 

La confessione “fatta dalla bocca” (Sermoni, 123) va preceduta da un serio esame di coscienza. Così avviene la rinascita, come 'un nuovo battesimo'. Se c'è contrizione ma non la confessione, si resta sulla riva del peccato. Ed è facile perdere la memoria dei propri peccati. 

La soddisfazione avviene in tre modi: con la preghiera (verso Dio), l'elemosina (verso il prossimo) e il digiuno (verso se stessi).

 

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