La fede di Giovanni
I discepoli hanno già incontrato il Risorto a Gerusalemme due volte, nel primo giorno della
settimana, ma nonostante queste conferme della resurrezione hanno ancora bisogno di incontrarlo.
La fede non è mai acquisita per sempre, è in divenire:
può avere una crescita ma anche regressioni,
che rischiano di vanificare le precedenti esperienze.
Sul mare di Galilea Pietro prende l’iniziativa della pesca e gli altri lo seguono, partecipano
all’impresa che rappresenta la missione della comunità; con decisione e convinzione «vanno
con lui». Escono in mare aperto, «ma non presero nulla».
Dopo la pesca infruttuosa tornano a riva «ormai quasi al mattino». Sulla spiaggia c’è già
Gesù, anche se loro non lo sanno: lo incontrano, ma senza riconoscerlo.
Gesù prende l’iniziativa e chiede: «Piccoli figli, non avete nulla da mangiare?»; con un appellativo affettuoso sembra dire: «Non vi ho lasciati orfani, privi di me»; compie così la promessa fatta. Lui è lo stesso ma è anche diverso, ecco perché non lo riconoscono e gli rispondono
laconicamente: «Non abbiamo nulla».
Così confessano la loro mancanza: sono in una situazione bloccata. E qui li sollecita:
«Gettate la rete sul lato destro della barca e troverete»: parole che richiedono fede, pronta
obbedienza; sono un comando e una promessa alla quale Pietro e i suoi compagni subito
aderiscono.
Appena eseguono l’ordine, la rete diviene stracolma di pesci, ma essi sono di nuovo preda
della loro debolezza e povertà: «non avevano la forza per tirarla su».
Il discepolo amato, che al solo vedere la tomba vuota aveva creduto, riconosce in quell’evento l’azione e lo stile di Gesù e grida agli altri: «È il Signore!».
Il credente che ha esperienza dell’amore del Signore,
colui che ha posato il capo sul grembo di Gesù
quasi a mettersi in ascolto del suo cuore,
sa leggere i segni e riconosce Gesù, rispondendo
con il proprio l’amore all’amore preveniente di lui.
Contempando la barca della Chiesa in mezzo ai flutti della storia, mettiamo in conto anche
la possibilità di missioni senza frutto, di evangelizzazioni senza risultato.
Nello stesso tempo, però, crediamo che, se la missione avviene in obbedienza al Signore,
nella docilità alle sue indicazioni e nella ricerca della sua volontà, vi è abbondanza di frutti, si
è davvero «pescatori di uomini».