Liturgia Viva
«Pentecoste è la festa dello Spirito che permette ai popoli di comprendersi nonostante continuino a comunicare ognuno nel proprio idioma. Ovviamente quella della lingua è una metafora: il messaggio è che la vera forma della convivialità non è diventare tutti uguali, lo Spirito rende possibile comprendersi nella diversità.
A Pentecoste si realizza pienamente il progetto originario di Dio, che sembrava essersi frantumato a Babele. Quando l’Europa si interroga sulle politiche migratorie solo sotto la cifra dell’ordine pubblico, e si ingegna su come chiudere le frontiere, questa Festa dimostra ancora una volta che la comunità di Gesù, mossa dallo Spirito, può proporre invece percorsi di convivenza alternativi e possibili.
Nel percorso di verifica vedremo quali obiettivi sono stati raggiunti e quali sono invece i ritardi. Tra quelli avviati c’è la Consulta diocesana dei migranti».