Resta con noi Signore

Professioni di fede

La fede dei discepoli di Emmaus


La strada da Gerusalemme a Emmaus è metafora delle nostre vite, racconta sogni in cui
avevamo tanto investito, ma naufragati!
I due discepoli abbandonano la città per rientrare a casa, escono dalla grande storia e riprendono la vita precedente. Ormai per loro tutto sembra finito per sempre.
Gesù si avvicinò e camminava con loro. Mentre se ne vanno via, lui li raggiunge. Con Dio
succede spesso questa condizione: lui non accetta che ci arrendiamo, non permette che abbandoniamo il campo. Con Lui c’è sempre un dopo.
Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele, invece... nella loro idea il Messia non poteva
essere sconfitto, ma trionfare sui nemici.
Poiché non hanno capito il senso degli eventi, quell’ignoto compagno di strada riprende
a spiegare. E interpretando le scritture, dimostra - come era stato detto - che il Cristo doveva
patire.
Così aiuta la loro debole fede, facendo capire quella
che è da sempre l’essenza del cristianesimo:
la Croce non è un incidente, ma la pienezza dell’amore.
I due viandanti ascoltano e scoprono che la mano di Dio si posa là dove sembra impossibile,
in quei fatti che sembravano assurdi, sulla croce. Una mano tanto nascosta da sembrare assente, che però sta tessendo la tela del mondo.
Il primo miracolo si compie già lungo la strada: non ci bruciava forse il cuore mentre ci spiegava le Scritture?
Trasmettere la fede non è consegnare delle nozioni, ma
accendere cuori, contagiare di calore e passione chi ascolta.
E dal cuore acceso dei pellegrini escono parole tra le più
belle che sappiamo: “Rimani con noi, perché si fa sera”.
Resta con noi quando la sera scende nel cuore, resta alla fine della giornata, specie alla fine
della vita. Resta con noi e con quanti amiamo, nel tempo e nell’eternità. No, lui non se n’è mai
andato.
Lo riconobbero allo spezzare il pane per donarlo. Lui che non chiede nulla, offre tutto di sé.
E in quel momento scompare.
È diventato invisibile, ma è lì con loro.
Scomparso alla vista, ma non assente, in cammino con tutti quelli che sono in cammino.
Forse la più bella preghiera da elevare a Dio è quella di Rumi: «Ecco io carezzo la vita perché
profuma di Te!».
Lungo la strada, una carezza per chi prova dolore, un boccone di pane per chi sta per venir
meno, e sentiremo profumo di Cristo, presente anche se invisibile
 

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