Tra diversità e uniformità

Liturgia Viva

Liturgia Viva


«Quando ci si accorge del peso della solitudine, occorre un linguaggio diverso per annunciare il messaggio di sempre. La Chiesa italiana ha scelto la definizione di cammino sinodale, volutamente aperto, che implica anche interrogarsi sui ministeri, perché la Chiesa non vive per se stessa, ma per raggiungere tutti. 
La Chiesa ambrosiana, con il suo rito, ha una caratterizzazione così forte che significa anche un grande esempio e un’indicazione per la Chiesa del futuro, al fine di saper cogliere e valorizzare le diversità e perché questo porti a essere un poliedro, per dirla con papa Francesco, oltre la tentazione dell’uniformità. 
Non è un cammino scontato. Abbiamo enorme bisogno di coniugare le tante realizzazioni fattuali con la contemplazione e la cultura, perché la nostra esperienza di cristiani nel mondo possa diventare chiave per interpretarlo e ponte di collegamento».
(Card. Matteo Zuppi)
 

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