La fede dei bambini

Professioni di fede

A chi è come loro appartiene il Regno di Dio


Gesù e i suoi discepoli vengono disturbati dall’arrivo dei bambini. I suoi discepoli si innervosiscono, ma per Gesù questa situazione è una opportunità.
Li accoglie i piccoli e ne trae un insegnamento: “il regno di Dio appartiene a chi l’accoglie come un bambino”.
Come sono i bambini?
Innanzitutto non possono provvedere da soli a tutti i loro bisogni. Nella Bibbia gli orfani
(con le vedove e gli stranieri) sono i poveri e i deboli per eccellenza, perché nessuno difende i
loro diritti e non sono in grado di fare da soli. I piccoli, secondo l’età, devono rivolgersi ad
uno più grande che li aiuti a realizzare quello che desiderano o a procurarsi ciò che loro manca.
Pongono la loro fiducia nelle capacità di chi può risolvere un loro problema.
I più piccini poi esprimono con forti strilli la loro insoddisfazione quando i genitori non
vogliono o non possono soddisfarli.
Anche nella nostra vita di adulti ci sono lacune che non possiamo riempire da soli.
Nessuno di noi basta a se stesso!
Invece di guardare la nostra vita come una risorsa da sfruttare al massimo, accogliamo
con gratitudine quello che ci è dato di vivere. Questo ci porterà pure a nuove relazioni
con gli altri. Sarebbe già bene fidarci di qualcuno più forte di noi e voler ricevere la nostra vita
da chi sa offrirci la pienezza che ci manca.
Ma Gesù ci propone ancora un’altra cosa:
accogliere ciò che è più debole
ed aprirci a ciò che è limitato.
Il regno di Dio viene con potenza,
ma spesso si manifesta sotto le apparenze della debolezza. L’orizzonte più ampio
a volte ci è aperto da ciò che sembra più limitato.
Gesù ci invita ad accogliere questa debolezza e quei limiti dandone l’esempio. Invece di
vedere nei bambini che gli venivano presentati una fonte di disagio o una perdita di tempo,
si lascia disturbare e vi scopre un’occasione per approfondire il suo insegnamento, una nuova
possibilità di esprimere il suo messaggio.
Egli non solo accoglie i bambini, ma si identifica con loro.
In un altro momento della sua vita, egli prende un bambino,
lo mette davanti alla gente e dice loro:
”Chi accoglie questo bambino, accoglie me”.
In Gesù Dio si mostra come colui che è debole e bisognoso. In Gesù è lui che diventa vittima
delle forze di questo mondo. Ed è così che porta il suo regno.
È il messaggio della croce: la potenza di Dio si manifesta nella debolezza e la morte di
Gesù dà la vita.
 

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