Il

I Verbi del Cuore

Ri-cor-dare


Fratelli e sorelle che si radunano attorno ad una mensa: invitati a mangiare la sua Parola (“Quando le tue parole mi vennero incontro, le divorai con avidità” Ger 15,16), il suo Corpo (“Prendete e mangiatene tutti” Mt 26,26) e a bere il suo sangue (“Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue che è versato per voi” Lc 22,30). 
E' un RI-CORDO vivo che il Signore ci chiede di fare, non con la testa, ma con il cuore. Mangiare e bere vuol dire che tutto entra in noi, anzi diventa noi stessi. Non è memoria di un passato, ma memoriale del presente: “Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato” Lc 4,21).
L'Eucaristia ci immerge in questo mistero: Dio non è più totalmente altro da noi, un corpo esterno ed estraneo. Egli diventa un tutt'uno con noi! Noi, che abbiamo aperto non la mente ma il cuore a lui, non possiamo più essere quelli che eravamo prima Qui noi celebriamo il RI-CORDO che Dio ha per ognuno di noi:
* gli chiediamo perdono perché spesso, durante la settimana, ci siamo dimenticati di lui, mentre lui si è sempre ricordato di noi;
* lodiamo il suo nome glorioso, perché non si stanca di accompagnare il cammino di ogni uomo;
* lo ringraziamo per le meraviglie che opera quotidianamente nelle sue creature;
* gli affidiamo noi stessi, quello che siamo, le fragilità, le sofferenze, le preoccupazioni e i bisogni di questo mondo, affinché tutto possa diventare offerta a lui gradita;
* lo accogliamo dentro di noi, non nella testa ma nel cuore, per farne tesoro e non dimenticare quant'è grande il suo amore per ogni uomo.
Riunendoci 'nel nome di Gesù' ci alimentiamo della Parola di Dio, della Scrittura compresa e vissuta nella tradizione; ci nutriamo dei sacramenti, celebrati e vissuti, specie nella Messa; incarniamo la carità, vivendo i doni dello Spirito nella fraternità (comunione) e nella testimonianza (missione). 
Attorno a questi elementi oggettivi (Parola di Dio, sacramenti, carità) ciascuno sviluppa quelli soggettivi, tipici di un cristiano.
Attorno alla Parola di Dio si crea una rete di annuncio e recezione, si forma una comunità che ascolta, medita, approfondisce, trasmette e predica. 
Attorno alla Eucaristia si forma una comunità che celebra, sperimenta la forza della grazia, diventa un corpo solo. 
E i carismi mettono in moto reti di relazione improntate alla carità verso i fratelli di fede, nella logica della comunione delle diversità, e verso gli altri - specie i bisognosi e i dubbiosi - nella logica della testimonianza e della missione.

 

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