Il "Cor-aggio" della Confermazione

I Verbi del Cuore

Cor-aggio


Per confermare un dono ricevuto occorre consapevolezza, impegno, responsabilità e... coraggio! Ci si chiede spesso quanto questo possa abitare nella fragilità di un preadolescente, anche dopo un intenso cammino di catechesi che dura anni.
In una stagione della vita segnata da grande incertezza, con le sue precarietà e debolezze, chiediamo al Signore di infondere in loro la pienezza dei doni dello Spirito, perché renda questi ragazzi dei “coraggiosi testimoni della Risurrezione di Cristo”.
Quel giorno gli Apostoli, riuniti in preghiera insieme con Maria, furono abilitati alla missione in tutto il mondo!
Prima di ricevere quel Dono erano chiusi in casa per timore dei Giudei, ma da quel momento escono nella pubblica piazza (e poi andranno dappertutto): lo Spirito li fa missionari.
Ricordano parole e gesti del Maestro, di cui ora capiscono il senso (vedi le profezie) e se ne faranno portavoce, in pubblico e privato: diventano catechisti.
Parlano a persone radunate lì da varie parti, e tutti intendono il messaggio nella propria lingua. Lo Spirito li fa ecumenici, uomini di dialogo, comunione.
Pregano ogni giorno nel tempio, lodando Dio a voce spiegata e presiedono i gesti liturgici. Lo Spirito li consacra per l'Eucaristia.
Compiranno miracoli nel nome di Gesù e sopporteranno con letizia la persecuzione, certi che Lui è con loro. 
Dio Spirito che è Amore accende in loro l'amore (carità) fino al martirio.
Questo sacramento è un dono, non solo un impegno per il preadolescente. 
Lo caratterizzano i doni dello Spirito, che agisce nel cuore per condurre alle cose belle, forti e sapienti della vita.
La consapevolezza che i nostri ragazzi devono avere nel cammino di questi anni sta nel custodire il dono, non disperderlo, farne tesoro, come Maria ha custodito a Nazaret gelosamente nel suo grembo il dono del Verbo.
Essi devono comprendere la grandezza del dono della fede che hanno ricevuto, dove la cosa importante non è capire e comprendere tutto, ma custodire nel proprio intimo la bellezza di una esperienza che segna, tocca e cambia la vita: ha nome Gesù.
L'impegno e il COR-AGGIO sono delle famiglie e della comunità cristiana, chiamate ad essere educanti: essi, conoscendo la fragilità di questi ragazzi, non devono abbandonarli nel loro cammino di fede dopo il sacramento, né investirli di eccessivi compiti e responsabilità, continuando a svolgere il loro ruolo pedagogico.
Facciamo tanto per la preparazione, ma dovremmo avere il COR-AGGIO di investire in cura e attenzione verso queste generazioni senza lamentarci per le difficoltà e gli insuccessi educativi.
 

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