Venerdì 15 agosto 2025 - Assunzione della B.V. Maria
Davanti alle difficoltà del nostro tempo come stiamo reagendo? C’è sconforto, preoccupazione, c’è una diffusa depressione che ci porta a perdere la speranza di un futuro migliore, soprattutto per i giovani. Davanti alle difficoltà del nostro tempo alcuni reagiscono con questo stile, altri con lo stile dell’indifferenza e dell’egoismo di chi guarda solo al proprio benessere, a sé stessi, senza pensare al domani.
Davanti a questa grande sterilità umana che ricade anche nel futuro di chi vogliamo essere, questa solennità di Maria assunta in cielo diventa una grande porta di speranza con tre inviti per il nostro tempo.
- Mettiti in viaggio. Maria dopo l’annuncio dell’angelo non è rimasta a Nazareth con le sue domande, ma in fretta si è messa in viaggio verso l’anziana cugina. Il Vangelo ci presenta l’unico incontro tra due donne incinta. Fermiamoci e immaginiamo lo sguardo di stupore, di meraviglia, di incanto che le due hanno avuto. Sentiamo il fremito del bambino di sei mesi che Elisabetta portava nel grembo. L’amarezza, il credere che tutto finisca nella vita, lascia spazio a una fecondità dei corpi e delle storie, a una fecondità che diventa esultanza! Anche a noi oggi Maria ci invita a non temere di percorrere le strade de di questa nostra storia, fatta di ombre personali e comunitarie. Ma è in queste ombre che il Signore non smette di incoraggiarci a camminare nella luce, a credere che l’ultima e la vera Parola che dice chi è l’uomo non è la morte, ma la vita. La vita che diventa gioia di donare sé stessi, gioia dell’incontro, gioia che desidera che tutti vivano una vita feconda nell’amore vero.
- Benedetta sei tu. Le prime parole di Elisabetta sono la benedizione per la fede con la quale Maria ha accolto Gesù nella sua vita. E’ questa melodia che porta Maria a cantare il Magnificat, il rendimento di grazie dell’uomo a Dio, la benedizione dell’uomo a Dio, nella quale riconoscere come nonostante la nostra piccolezza e fragilità, Dio continua compiere grandi cose per noi, il suo amore scommette tutto su noi. E Maria diventa strumento di benedizione per la Chiesa: non solo perchè madre di Gesù, ma perchè porta con sé quel fuoco dello Spirito che invita sempre a tenere accesa la luce della fede, che invita a non smettere di mettersi in ascolto di quella Vita che solo Dio in Gesù può donarci. Siamo anche noi strumenti di benedizione se come Maria facciamo diventare la forza della risurrezione e della Pasqua non tanto la forza di Gesù, ma la nostra forza, la nostra gioia, la nostra vita!
- Sii un segno di cielo. La festa di oggi ci invita ad avere lo sguardo del cielo, lo sguardo di Dio. Uno sguardo che nella sua misericordia, nella sua vicinanza alla nostra povertà, non si arrende al male. Quanti sguardi di cielo l’umanità vive. Penso a quei fratelli che sono accanto a fratelli e sorelle malati, penso a quei fratelli e sorelle che sono accanto ai bambini e alle famiglie segnati dalla violenza e dalla tragedia folle di questa terza guerra mondiale a pezzi, penso a tutti coloro che vivono un ascolto vero e autentico dell’uomo. Questi sono gli sguardi di chi crede nella forza della donna vestita di sole con una corona di dodici stelle. E’ la forza di Maria, è la vera immagine della Chiesa che non si arrende davanti al drago della storia, ma continua a generare figli della luce, figli della speranza. Attraversare la porta che è Maria, vuol dire farsi carico di una speranza che va oltre ogni calcolo, che lascia veramente spazio a una fede che desidera solo trasmettere e donare vita, essere il segno che il cielo non è separato dalla terra, ma che la nostra metà è la smisurata misericordia che Dio continua ad avere per noi, nonostante i nostri continui tradimenti e rinnegamenti.
Mettiti in viaggio, sii benedizione, sii un segno del cielo: Maria con la sua assunzione in cielo nel corpo e nell’anima diventa invito continuo a tendere verso l’alto e a credere nella stella che è Cristo, nella sua promessa di vita che trasforma la sterilità in un atto continuo di generazione. Un atto di fede che può compiersi solamente con noi, con l’umanità vera verso la quale Dio continua a scommettere tutto il suo amore, aprendoci la porta più grande e solenne: quella della vita per sempre in Lui!