Ri-cordare

Su ali d'aquila

Domenica 16 marzo 2025 • II Domenica di Quaresima


Basta uno sguardo, uno sguardo che ama! Questo il messaggio di questa seconda domenica di Quaresima. Il dialogo che Gesù vive con questa donna è diretto e va al centro della questione. Sempre nei vangeli Gesù con le donne va subito al dunque, perché questo è il dono che siete e che vi distingue da noi uomini. Siete più sensibili, più generose, più attente all’affetto, e quindi al cuore!

Sul muretto di un pozzo si manifesta la pienezza di un incontro desiderato e atteso. Gesù non giudica la donna per i suoi cinque e sei mariti, Gesù non è venuto per dare sentenze lapidatorie, ma per cercare e aiutare l’uomo a ritrovare il suo cuore. E il cuore di questa donna che ha subito tante ferite, tanti ripudi forse, è segnato da una attesa, da un desiderio: lasciarsi amare per il dono che è.

La seconda domenica di Quaresima ci invita a essere trasparenti come l’acqua viva che Gesù ci dona. E’ l’acqua del nostro Battesimo in cui ci siamo lasciati alle spalle la menzogna che il male ci vuole far credere, dal “basti te stesso” al “non sei nulla”, per lasciare invece riecheggiare la vocazione di Gesù in noi: TU SEI MIO FIGLIO! Non solo: questa seconda domenica di Quaresima ci invita a guardare sempre agli occhi di Gesù e a saper dare un sapore vero al tempo forte che stiamo vivendo, perché sia un tempo in cui non abbiamo paura di fare verità di quello che siamo, di quello che riconosciamo come passo di vita da compiere, ma lo compiamo, sapendo che questo è il tempo e il luogo che Dio ha scelto per te. Il luogo di questo incontro non è più un tempio, ma il tuo cuore, il tempo è quello dove sperimentare l’amore che mi fa rialzare dalle ferite e mi fa gustare freschezza della vita che attraversa e che è il mio cammino in Gesù.

E in Gesù siamo chiamati anche noi ad essere sguardi che amano, sguardi che trasformano i cocci rotti delle anfore della vita in canali di salvezza, in canali che rianimano nella verità la nostra gioia, non tenendo per noi l’acqua preziosa di questa fontana che è la vita, ma donandola ai fratelli, allungando il getto. Questo vuol dire gustare la vita eterna. Nulla è perduto, nulla è un fallimento in Gesù, ma tutto può ri-partire se al centro mettiamo il senso iscritto nella profondità del cuore e della vita: sei amato dal Padre di un amore eterno, l’amore di un Padre per il Figlio.

E’ l’amore a cui Gesù si è affidato e di cui ne è diventato salvezza per tutti, è l’amore che deve essere il punto di partenza del nostro annuncio, perché sia un annuncio missionario, annuncio che genera vita, annuncio di Pasqua, annuncio di speranza, annuncio di un per sempre!
 

Esci Home