Sommario:
Se, dunque, nel Calvario è esplicito l’affidamento a te del discepolo prediletto, nel momento del ritorno di Gesù al Padre, a te viene concretizzata la consegna della comunità dei discepoli nell’attesa del Paraclito.
Maria, «maestra nell’oggi della Chiesa, delle vie spirituali, delle ascensioni sublimi, delle giornate luminose e delle notti oscure della vita, di un modo esemplare di insegnare la verità con amore
O Madre della speranza, provi certo la stessa paura,
le medesime lacrime, gli identici sospiri, ancora oggi
nel vedere noi, tuoi figli, smarriti e scoraggiati.
Dio vuole rinnovare grandi cose in questo mondo triste, sfiduciato, stanco e impaurito. Questa volta, però, ha bisogno che al tuo “sì” si unisca il nostro.
Umiltà, misericordia, vicinanza, ma anche fermo rifiuto
dell’ipocrisia, della doppiezza, dell’idolatria.
Così sei modello di quell’amore materno da cui devono essere animati tutti quelli che nella missione apostolica della Chiesa cooperano alla rigenerazione degli uomini.
Ti acclamiamo, gloriosa Madre di Dio: per la Croce di tuo Figlio sconfitta è ormai la morte e noi, che eravamo morti, siamo risorti e diventati degni della vera vita
Sarai madre... avrai spesso fame... non potrai correre con le brocche d'acqua sulle spalle...avrai i piedi gonfi... Ma non puoi rifiutarti a Dio!
Si dispera chi non sa quale strada prendere nel cammino
della vita; chi non ha le forze per un cammino di
liberazione; chi non si orienta nel deserto dell’esodo
Anche Papa Francesco, in consonanza coi Papi del '900, indaga nello scrigno delle virtù teologali per trarne «cose nuove e cose antiche»