Per far sorridere il cielo

PENSIERO DELLA SETTIMANA

Riscoprire lo stupore per illuminare la vita quotidiana


La settimana inizia con un messaggio idealmente lanciato a tutti, insieme ai palloncini colorati dell’Oratorio di Oltrona SM, nella “Giornata della meraviglia”: il mondo ha bisogno di recuperare lo stupore. La bellezza brilla perché la meraviglia non si è ancora spenta. Come scriveva G. K, Chesterton: “Il mondo non morirà mai per l’assenza di meraviglie, ma solo per assenza di meraviglia” (La Nonna del Drago e altre serissime storie). 
Lo stupore permette di cogliere, nelle pieghe del quotidiano, ciò che è vero, giusto, bello, autentico, ovvero ciò che alimenta la vita umana, dandole contenuto e senso.
E lo scopre non solo nelle cose che accadono ma anche nelle persone che si incontrano: l’altro è un mistero che disvela la sua ricchezza ascoltandolo, aprendogli il cuore e la mente.
Quando invece domina la chiusura o il pregiudizio, inizia a rimpicciolirsi anche il mondo e tutto diventa più freddo e buio: l’altro appare come un nemico temibile da cui difendersi e prendono il via le incomprensioni e le discordie.
La meraviglia non è ingenuità ma l’arte di chi non si rassegna al grigio dell'ovvietà e si dispone ad attendere e ad accogliere ciò che lo renderà più ricco. E chi sa attendere (tendere a) smetterà di dipendere (pendere da).
La "Giornata della meraviglia" aiuti a guardare le piccole cose
che come stelle accendono il buio del cielo rendendolo un incanto. "C'è chi si fissa a vedere il buio; io preferisco guardare le stelle.
Ciascuno ha il suo modo di guardare la notte" (V. Hugo). 

don Marco 


 

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