1° INCONTRO - Da Adam ad Abram
Nel nostro cammino di fede, ci ritroviamo oggi davanti a una pagina della Genesi che segna un passaggio decisivo nella storia dell’umanità: da Adamo ad Abramo, dal peccato della dispersione alla promessa della benedizione. Il racconto della torre di Babele, che precede la genealogia di Abramo, ci parla del desiderio dell’uomo di “farsi un nome”, di costruire un mondo fondato sull’orgoglio e sull’uniformità, invece che sull’ascolto e sull’accoglienza dell’altro. Ma Dio, disperdendo i popoli su tutta la terra, apre paradossalmente una via nuova: la diversità diventa spazio di incontro, la dispersione diventa seme di comunione.
Abramo, discendente di questa umanità frammentata, sarà chiamato a iniziare un nuovo cammino, non più basato sulla forza o sull’uniformità, ma sulla fede e sull’ascolto di una promessa. Con lui inizia la storia della benedizione, quella che si estenderà “a tutte le famiglie della terra” (Gen 12,3).
Nel silenzio e nella preghiera, lasciamoci interrogare da questa Parola che ci invita a riconoscere le nostre “torri di Babele”, personali e comunitarie: i nostri tentativi di dominare, di uniformare, di chiudere l’altro fuori. Ma lasciamoci anche raggiungere dalla speranza che Dio non si arrende alle nostre divisioni: Egli continua a chiamare, a ricominciare, a ricostruire la comunione.
Che questo incontro sia per noi un tempo di ascolto, di fraternità e di rinnovata fiducia nella promessa del Signore: quella di un’umanità riconciliata nella diversità, unita non dal potere, ma dall’amore.
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